Quello che vedete sopra è la foto del cimelio regalato dal buon Cinema Odeon alla proiezione della versione ri-masterizzata di Ritorno al Futuro del buon Bobby Zemeckis, che sono andata a vede il 5 dicembre complice il biglietto a 5 euro.
Il mea culpa arriva subito: non avevo mai visto Back to The Future! Ho presumibilmente avuto un’infanzia triste perché a dieci anni spargevo lacrime amare per la scena sulla spiaggia di Contact e ignoravo l’esistenza di questo simpaticissimo, cultissimo, esilarante film.
Probabilmente è che non sono una maniaca degli anni 80, una trilogia era difficile da sostenere e per questo non me lo ero mai andato a cercare. Ma ovvio che se appare un’occasione ghiotta come quella del 5 dicembre Irene non se la lascia sfuggire facilmente.
Non ho granché da dire sul film, chiaramente è comprensibile il perché sia diventato un cult: sprizza pop culture da tutti i pori. La faccia del protagonista Michael J Fox, il suo skate, l’auto, la scuola, Johnny B Goode sono decisamente degli emblemi entrati un po’ nella mentalità collettiva.
Solo una cosa ho da dire: c’era così bisogno, dopo quasi 30 anni (!), di mettere ancora in locandina la scritta “Steven Spielberg presenta…“? Ormai Zemeckis s’è decisamente affermato e poi un film del genere non ha bisogno del bigliettino da visita…
Ma premiamo l’acceleratore a 88km/h e torniamo nel presente.
Domani inizia il Festival Europacinema di Viareggio al quale parteciperò nelle vesti di giurata (ohimé, regista magari tra qualche anno!), per cui se possibile vi scriverò qualcosa al riguardo in settimana. Questo è il programma del festival, non estremamente denso anche se ci sarà Gianni Amelio ad allietarne un po’ le sorti.
Ultimo argomento di cui voglio parlare: erano mesi che avevo intenzione di fare un cd con le mie soundtracks preferite da ascoltare in macchina. Oggi l’ho fatto. Risultato: mi sono impallata tutto il pomeriggio su Youtube ad ascoltare canzoni su canzoni, e ne è venuta fuori una playlist, strampalata, anacronistica, ma che decisamente rispecchia i miei gusti (ci trovate molto Tarantino e molto Wes Anderson, ma pure qualche classicone!). Se volete darci uno sguardo metto il link youtube sotto.
Bene, io adesso vi saluto: se avete Twitter seguitemi, c’è il pulsantino in fondo al blog!
Soundtrack formidabile!
Un polpettone divertente che non so come sia diventato un cult, ma lo è diventato.
Ciao 🙂
no dai ha molti requisiti che servono al “cult”!! E’ popolare, divertente, ha un protagonista figo!
Si si è vero, poi io li ho visti tutti e tre figurati. Ma se poi lo contestualizzi non è niente di speciale.
ahaaha sì, questo è molto probabile in effetti!
Le vie del cinema sono (quasi) infinite. Se una pellicola riesce a stanare vecchi arnesi archetipali ammonticchiati e stratificati dal tempo dentro di noi, allora tanto di guadagnato ! Non sarà certo una fredda indagine iconografica o contenutistica a bollare una pellicola succosa…
(da Piazza dei Cavalieri passo e chiudo) 🙂
mfr